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Storia di una capinera

Storia di una capinera

Giovanni Verga

Tascabile: 198 x 8.11 x 129 mm | Res Stupenda | Categoria: Narrativa italiana del XIX secolo

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Prima lettera di Maria a Marianna pdf gratuito

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  • Descrizione

    Dalla quarta di copertina: Quella delle monacazioni forzate era una piaga sociale della quale nessuno più nel periodo risorgimentale voleva sentir parlare, soprattutto nei ceti più abbienti dove la tradizione riservava al primogenito maschio tutta l’eredità della famiglia. Ancora nel 1865 vigeva la legge “O il marito, o il convento” e tante erano le famiglie, che incapaci di sostenere un matrimonio decoroso per le proprie figlie, decidevano di mandarle in convento, rassicurate dall’idea che almeno lì avrebbero avuto un futuro assicurato. Già nel Settecento Diderot aveva denunciato questa pratica di massa ne "La Religiosa", dando voce alla sorella morta pazza in convento. Manzoni non aveva mancato d’includere nei "Promessi sposi" la sua Gertrude.
    Verga decide di parlare di Maria, una personalità succube e sommessa, che preferisce lasciarsi morire piuttosto che manifestare i suoi desideri a chi avrebbe potuto aiutarla. Una delle poche interlocutrici è la sua amica Marianna, che miracolosamente riesce a sfuggire al convento quando il colera colpisce Catania e il vescovo è costretto a rimandare a casa tutte le educande. A differenza di Gertrude e Suzanne, Maria prova una certa tenerezza per il padre, malgrado tutta la distanza che ormai li separa dalla morte della madre, e a suo modo anche per la matrigna e i fratellastri, segno che la sventurata sente di essere vittima soprattutto della sua condizione socio-economica.

  • Dettagli prodotto

    Tascabile: 198 x 8.11 x 129 mm

    ISBN: 9791037801104

    Pubblicato da Res Stupenda

    17 Lug, 2024

    Collana: Il Cavaliere delle rose

    Lunghezza stampa: pp. VIII - 102

    Lingua: Italiano

    Anno di prima pubblicazione: 1871

    Lingua originale: Italiano

  • Giovanni Verga nacque nel 1840 in Sicilia in una famiglia di nobili origini spagnole arrivata a Vizzini al seguito del re Pietro III d’Aragona nel 1282. Nel 1867 Verga si rifugiò a Trecastagni a causa dell’epidemia di colera diffusasi in Sicilia; il ricordo di questo evento mentre soggiornava a Firenze influenzò la scrittura del suo primo romanzo in forma epistolare:" La storia di una capinera". Nel 1872 si trasferì a Milano e frequentò il salotto Maffei, dove conobbe i maggiori rappresentanti del secondo romanticismo lombardo, legandosi anche con alcuni esponenti degli scapigliati. Da questi incontri nacque il suo interesse per il verismo e il naturalismo francese e le prime elaborazioni del romanzo "I Malavoglia". Nel 1889, Treves diede alle stampe "Mastro-don Gesualdo" e il romanzo riscosse un buon successo, ma nel 1893, Verga decise di ritornare definitivamente a Catania e non terminò il suo "Ciclo dei Vinti". Nel 1920 pubblicò un’edizione riveduta delle "Novelle rusticane" e venne eletto senatore del Regno d’Italia. Morì nel 1922.

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